Emozioni e spettacolo alla 7^Monte Erice Storica. Di Fulvio il più veloce

Due manches combattutissime per la celebre cronoscalata storica, sesto appuntamento del tricolore Velocità salita autostoriche.Vittoria di Di Fulvio e per Nocentini, Guagliardo La franca e Trentini svettano nei raggruppamenti.

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Conclusa la settima edizione della Cronoscalata Monte Erice Storica, trofeo Eberhard & Co. che dopo due manches combattutissime ha decretato i suoi verdetti finali.

Nel 1° raggruppamento importante affermazione per il fiorentino Tiberio Nocentini che ha portato in gara una bella e rara Chevron B19 2000. Secondo posto, con una prestazione veramente degna di rilievo, il palermitano Antonio Piazza che con la sua BMW 2002 Ti, seguito da un altro prototipo, la Nerus Silhouette del ternano Angelo De Angelis. Quarto chiude Gaetano Gioè su Porsche 911 S, mentre al quinto posto si Salvatore Spinelli al volante di una delle vetture più ammirate della gara, un' Alfa Romeo SZT.

Nel 2° raggruppamento a farla da padrone è stato il blasonato Pilota-Preparatore palermitano Domenico Guagliardo. Entusiasmante la lotta per la seconda posizione tra i due alfieri della Scuderia Bologna Salvatore Asta (BMW 2002 Tii) e Giuliano Palmieri (Porsche 911 RSR) che, dopo le due manches hanno chiuso la gara nell'ordine, staccati per appena venticinque centesimi di secondo superando le altre due Porsche 911 di Matteo Adragna e Gaetano Viola.

Il 3° gruppo vede l'affermazione della Porsche 911 di Claudio La Franca, davanti la Fiat 128 Silhouette del pilota di casa Leonardo Grimaldi, mentre il preparatore palermitano Ciro Barbaccia ottiene la terza posizione al volante di una Fiat X1/9 Silhouette.

L'attesa sfida per la supremazia nel 4° raggruppamento ha decreato vincitore il chietino Stefano Di Fulvio sulla sua Osella PA9/90 davanti alle analoghe vetture del plurititolato pilota cerdese Totò Riolo e del toscano Piero Lottini.Il milanese Alessandro Trentini, al volante di una Fiat Abarth Formula Italia si impone, infine, tra le monoposto.

Nella gara per auto moderne, vittoria, dopo due manches tiratissime, del catanese Giuseppe Spoto, Radical
1600, davanti al giovanissimo busetano Giuseppe Castiglione sulla Osella PA21 2000. Terzo gradino del podio al driver di Custonaci Alberto Santoro, davanti al trapanese Fabio Peraino, entrambi al volante di Radical 1600.

Emozione, durante le premiazioni, per lo splendido orologio Eberhard che è stato assegnato al più giovane pilota al volante della più anziana vettura andato all'alcamese ventisettenne Marco Ancona, in gara e al traguardo su una Fiat 128 Rally del 1973.